"Il Sentiero di Halima" è ispirato ad una storia vera della coppia bosniaca Zahida e Muharem Frazlić, di un villaggio vicino a Prijedor, nella Bosnia occidentale, il cui figlio adottivo Emir fu giustiziato nel cosiddetto massacro di Korićani (Masakr na Korićanskim stijenama) nel 1992. Ci vollero 12 anni per ritrovare la sua madre biologica, che rifiutò sempre di dare il suo sangue per una prova del DNA sui resti di Emir. Si scoprì che la madre biologica viveva a Zagabria. La sorella biologica di Emir risiedeva a Vitez, in Bosnia e, al contrario di sua madre, fu assolutamente d'accordo a prestarsi alla prova con il suo sangue, il che permise di identificare le spoglie di Emir.
 
Zahida Fazlić è morta nel 2011.
 

Trama del film

 
Nel 1977, quindici anni prima che la guerra in Bosnia sconvolgesse le loro vite, la nipote di Halima, Safija, rimane incinta di Slavomir, un serbo. Picchiata e ripudiata dalla sua famiglia bosgnacca (bosniaci di religione mussulmana), Safija cede il neonato alla zia Halina, che non ha figli, perché lo cresca come fosse suo, raccontando a Slavomir che il bambino è nato morto. Ventitre anni più tardi, la devastante guerra è finita. I corpi dei caduti vengono identificati con il test del DNA e restituiti alle famiglie per essere sepolti. Il marito di Halima viene ritrovato, ma il ragazzo non può essere restituito senza l'esame biologico. Ed il sangue deve venire da Safija, che si allontanò dal paese molti anni prima, per sposare Slavomir. Quando finalmente Halima la trova, Safija si rifiuta di dare il suo sangue per paura che il marito scopra la sua bugia. Ed anche altre verità sempre sepolte potrebbero venire alla luce, come l'identità del soldato che strappò il marito ed il ragazzo dalle braccia di Halima per condurli alla morte.
 
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